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Se tu avessi la bacchetta magica in quale adulto ti trasformeresti?
La Prof ci ha dato questa traccia:
Cari ragazzi, abbiamo potuto leggere dei brani che ci hanno offerto uno spunto per riflettere u noi stessi, per conoscerci… ora vi propongo questa traccia: “Se tu avessi una bacchetta magica, in quale adulto ti trasformeresti? Con quali talenti, quali aspirazioni? puoi descrivere tale “adulto” anche in terza persona.
Il mio adulto ideale non è complicato, non è neanche un uomo normale, è un uomo speciale.
Il mio adulto dovrebbe essere uno che fa carriera, ma neanche un fanatico del lavoro che sta giorno e notte a lavorare senza tregua.
Mi piacerebbe che girasse il mondo senza mai fermarsi, un adulto adorato da tutti e che combatte per i diritti degli altri, che dia importanza anche alla famiglia senza trascurarla; mi piacerebbe molto essere un adulto del genere, ma non credo che ua persona abbia tutte queste doti, ma quando sarò grande ci metterò inpegno per diventarlo o per lo meno per assomigliargli!
Marco e Aurora
www.redyelblue.it
è stata in parte una delusione, anche se “redyelblue” è un’opera che si trasforma 🙂
Abbiamo costruito quattro pannelli per rappresentare il giallo, il rosso e il blu e lo specchio: un metro per un metro per quattro pannelli, un’opera gigantesca 🙂
Volevamo dire che un indirizzo internet può diventare un’opera d’arte 😉
Alla Fondazione Guggenheim ci avevano promesso di esporli così com’erano.
Poi però tre dei quattro pannelli sono stati ridotti, ne hanno fatto delle foto mini e le hanno attaccate ad una paret: un’opera in versione ridotta !
Ci siamo rimasti malissimo perchè dopo aver lavorato quasi per tre mesi duramente ci siamo ritrovati con delle mini foto. Ma forse non è stato tutto negativo: la nsotra opera continua a trasformarsi…
Rosso come…
Il giorno rosso inizia quando apro il frigorifero e cade sulla mia maglietta bianca un barattolo di vetro con all’interno sugo di pomodoro, e io già mi immagino la faccia da diavolo di mia mamma.Il profumo delle spezie attrae incantevolmente la cucina.Subito dopo comincio a tagliare delle fette di pane e:<<Ahi>>l’affilata lima del coltello taglia sanguinosamente il mio dito.Con il dito gocciolante corro ansiosamente nella stanza opposta al bagno.
il killer Gion Picciotto
il killler: Gion Picciotto
l‘arma: 44 magnum, fucile a pompa e coltello da maccellaio
L’ L’assassino ha occhi da pazzo e gira sempre ed esclusivamente con la sua 44 Magnum preferita regalatagli da un boss mafioso.
Lui non viaggia mai senza la sua magnum, lui veste con un impermeabile di pelle nera con una macchia di sangue appena schizzato fuori da un corpo molto probabilmente innocente; porta il pizzetto e usa un cappello che gli copre gli occhi da pazzo che chiedono vendetta.
Gion Picciotto è un padrino della mafia ed è il più ricercato del mondo infatti sulla sua testa c’è una taglia molto alta di quasi due milioni di $. Porta guanti in pelle nera con due buchi all’estremità del guanto. I suoi pantaloni non sono da meno, in lana pettinata nera anch’essi sporchi di sangue come la giacca nera; porta degli stivali neri in cui si nasconde un coltello da macellaio nel caso in cui la 44 Magnum finisse i colpi. Sotto l’impermeabile c’è una cinghia piena di cartucce per fucili a pompa.
Per le pallottole della magnum usa una tasca nella cintura che è stracolma di pallottole.
(Marco, Luca, Michele)
L’Orlando furioso
L’orlando furioso
Personaggi
- Orlando: è il più forte paladino dell’esercito cristiano dei Franchi, è il nipote di Carlo Magno;
- Agramante: è re d’Africa, principale nemico di Carlo Magno, guiderà l’assedio di Parigi;
- Marsilio: re di al-Andalus;
- Rinaldo: cugino d’Orlando, è valoroso come il paladino Franco ed anch’egli è innamorato d’Angelica;
- Ferraù: cavaliere moro, mira ad impossessarsi dell’elmo d’Orlando per tener fede ad una promessa da lui fatta ad Argalia;
- Angelica: principessa del Catai, esperta di medicina e arti magiche, è contesa da Orlando e Rinaldo. Ariosto la presenta come una donna altera e cinica, è un personaggio estremamente ambiguo.
quando…
Io per fortuna non prendo l’autobus per arrivare a scuola perchè penso che senza la sorveglianza dei professori penso che in autobus sia il principale luogo per i fatti di bullismo.
Ma comunque quando vado a Venezia da mia nonna lo prendo quasi sempre.
Molte volte si trovano dei ragazzi con la musica altissima nelle orecchie e se sei dall’altra parte del pulman lo senti bene uguale puoi persino sentire quando respira perchè ti sembra che tutti i suoni siano aplificati.
Bisogna sempre sperare che non salgano in autobus delle vecchie perchè iniziano a parlare di fatti loro il problema è che non parlano a sotto voce è che urlano come forsennate perchè sono sorde e hanno bisogno di Aplifon.
Bhe non è brutto andare in pulman però solo un po scomodo e poco igenico ma almeno puoi parlare con i tuoi amici.
una disavventura ridicola
Una disavventura ridicola
Stamattina sono caduta lunga distesa in una pozzanghera. Era lunga come me e poco profonda; la pozzanghera era sporca e lurida e formata da acqua e fango e ci galleggiavano mozziconi di sigarette. Aveva un terrificante da foglie e spazzatura. Accade tutto, quando quel brutto pitbul dei vicini mi spaventò, io mi misi a correre e scivolai su una buccia di banana.
2°
Stamattina sono caduta lunga distesa in una pozzanghera, i miei vestiti erano completamente fradici e puzzavano. I miei compagni di scuola appena mi videro cadere non mi presero in giro ma risero a crepapelle. Io ero diventata subito rossa; mi vergognai. Quando passò una mia compagna mi aiutò ad alzarmi e strada facendo gli raccontai cos’era successo<> Quando entrai a scuola mi recai subito in bagno per cambiarmi e per mettermi i vestiti da festa che sbadatamente ho messo oltre i vestiti di fisica nello zainetto. Questo episodio non lo dimenticherò mai.
Elisa laura
avventura ridicola
Stamattina sono caduto lungo disteso in una pozzanghera.
Appena uscito di casa, mi sono diretto come al solito verso il centro della città.
Ero a metà strada quando d’un tratto inciampai sul dorso bagnato di una tartaruga, era a quadratini gialli e marroni, ma quella bella tartaruga mi fece cadere lungo disteso su una pozzanghera. Dopo avermi fatto un bagno mi rialzai e presi in braccio; non feci neanche in tempo a fare un passo, quando inciampai su una buccia di banana.
Mi feci un altro bagno ma poi proseguii e questa volta non trovai più nessuna trappola con tartarughe alte due metri o bucce di banana.
Matteo
adolescenza
C è qualcuno che definisce l’ adolescenza età incerta ,secondo me …
secondo me nella vita molto spesso l’adolescenza è il periodo più difficile, tutti fanno di tutto per non restare soli, “per entrare nel gruppo” e per farsi accettare.Non tutti,come me , sono capaci di parlare apertamente con i propri genitori le uniche persone che ci danno “sollievo” sono i nostri coetanei perchè pensiamo che ci capiscano meglio e che ci aiutano.
Secondo me questo nostro atteggiamento credo sia sbagliato.
Le preoccupazioni per noi addolescenti sono parecchie, come ad esempio l’aspetto fisico che per molte persone è punto fondamentale per essere accettati nel gruppo e come diconoi genitori questo è colpa soprattutto della televisione e dei modelli sbaglaiati che vengono oltre modo sponsorizzati.
dobbiamo capire che bisogna accettare se stessi per essere accettati secondo me molto spesso nascondiamo la nostra sensibilità alle altre persone e ciò ci porta a chiuderci noi stessi.
Per me l’ adolescenza è difficile perchè in qualche siamo noi che vogliamo vederla così,non accettiamo i cambiamenti e ci chiudiamo in noi fino a dare colpa alla famiglia, alla scuola e molto spesso a noi stessi.
Tutti questi problemi credo che ci servono a maturare e arrivera il giorno in cui capiremo che questo periodo difficile l’abbiamo vissuto male e non al meglio delle nostre possibilità.
Intanto godiamoci la nostra vita da bamaini spensiarati, sempre felici e quella cosa strana l’adolescenza che ci fa un pò paura ma siamo curiosi di scoprirla la viviremo “POI”
Elena T.