Archive for novembre 2009
una disavventura ridicola
Una disavventura ridicola
Stamattina sono caduta lunga distesa in una pozzanghera. Era lunga come me e poco profonda; la pozzanghera era sporca e lurida e formata da acqua e fango e ci galleggiavano mozziconi di sigarette. Aveva un terrificante da foglie e spazzatura. Accade tutto, quando quel brutto pitbul dei vicini mi spaventò, io mi misi a correre e scivolai su una buccia di banana.
2°
Stamattina sono caduta lunga distesa in una pozzanghera, i miei vestiti erano completamente fradici e puzzavano. I miei compagni di scuola appena mi videro cadere non mi presero in giro ma risero a crepapelle. Io ero diventata subito rossa; mi vergognai. Quando passò una mia compagna mi aiutò ad alzarmi e strada facendo gli raccontai cos’era successo<> Quando entrai a scuola mi recai subito in bagno per cambiarmi e per mettermi i vestiti da festa che sbadatamente ho messo oltre i vestiti di fisica nello zainetto. Questo episodio non lo dimenticherò mai.
Elisa laura
avventura ridicola
Stamattina sono caduto lungo disteso in una pozzanghera.
Appena uscito di casa, mi sono diretto come al solito verso il centro della città.
Ero a metà strada quando d’un tratto inciampai sul dorso bagnato di una tartaruga, era a quadratini gialli e marroni, ma quella bella tartaruga mi fece cadere lungo disteso su una pozzanghera. Dopo avermi fatto un bagno mi rialzai e presi in braccio; non feci neanche in tempo a fare un passo, quando inciampai su una buccia di banana.
Mi feci un altro bagno ma poi proseguii e questa volta non trovai più nessuna trappola con tartarughe alte due metri o bucce di banana.
Matteo
adolescenza
C è qualcuno che definisce l’ adolescenza età incerta ,secondo me …
secondo me nella vita molto spesso l’adolescenza è il periodo più difficile, tutti fanno di tutto per non restare soli, “per entrare nel gruppo” e per farsi accettare.Non tutti,come me , sono capaci di parlare apertamente con i propri genitori le uniche persone che ci danno “sollievo” sono i nostri coetanei perchè pensiamo che ci capiscano meglio e che ci aiutano.
Secondo me questo nostro atteggiamento credo sia sbagliato.
Le preoccupazioni per noi addolescenti sono parecchie, come ad esempio l’aspetto fisico che per molte persone è punto fondamentale per essere accettati nel gruppo e come diconoi genitori questo è colpa soprattutto della televisione e dei modelli sbaglaiati che vengono oltre modo sponsorizzati.
dobbiamo capire che bisogna accettare se stessi per essere accettati secondo me molto spesso nascondiamo la nostra sensibilità alle altre persone e ciò ci porta a chiuderci noi stessi.
Per me l’ adolescenza è difficile perchè in qualche siamo noi che vogliamo vederla così,non accettiamo i cambiamenti e ci chiudiamo in noi fino a dare colpa alla famiglia, alla scuola e molto spesso a noi stessi.
Tutti questi problemi credo che ci servono a maturare e arrivera il giorno in cui capiremo che questo periodo difficile l’abbiamo vissuto male e non al meglio delle nostre possibilità.
Intanto godiamoci la nostra vita da bamaini spensiarati, sempre felici e quella cosa strana l’adolescenza che ci fa un pò paura ma siamo curiosi di scoprirla la viviremo “POI”
Elena T.
una avventura ridicola
Stamattina sono caduto lungo disteso in una pozzanghera.
Ho fatto una figuraccia perchè affianco a me c’era una scorrimano sul quale potevo sollevarmi.
Ma del disastro non è quello, è che quando sono caduto affianco a me c’erano dei bulli di quali mi avrebbero preso in giro fino alla morte, a me non importava più di tanto perchè dietro a me c’era una ragazza che piaceva al mio amico.
Per tutta risposta mi sono alzato e corsi via;perchè non mi era mai capitata una tale figuraccia.
Poco dopo il mio amico mi accorse dietro ai cespugli dove mi sentivo al sicuro dalle deresioni.
Il problema è che avevo lezione poco quindi i pantaloni non si avrebbero acsiugati.
appena entrato a scuola sono andato in bagno e mi sono messo i pantaloni del giorno prima di educazione fisica.
I bulli non avevano più motivo di offendermi ma… (pensate che questo gli abbia fermati) loro ricominciarono a ricordarmi l’accaduto, e il peggio doveva ancora venire.
Appena alle 8.05 suonò la campanella entrammo in classe; i bulli interruppero l’insegnante raccontando l’accaduto.
Dopo qualche secondo di assoluto silenzio tutta e dico tutta la classe scoppiò a ridere compresa la prof.
Non mi sono mai vergognato così tanto fino a quel momento!